I racconti ~ Il profanatore
Faceva fresco nel tumulo. Tra i lembi del sudario di tenebra, polvere e aria stantia, il silenzio e la quiete erano assoluti, senza tempo . Lo spettro dormiva, ormai desto dal sogno della vita. Nel sogno, le armi incrostate di ruggine e ragnatale scintillavano di luce tagliente; gli scheletri tumulati marciavano compatti, rosei, orgogliosi. Si combatteva e si urlava, nel sogno, su verdi distese erbose, insanguinate, sotto i raggi di un sole crudele. Quanto era meglio la pace della morte, quell'ombra fresca ormai fuori dal tempo! Meglio le voci, i bisbigli, l’assenza, i sogni di rovine e i ricordi, residui di una stagione da cui era stato dolce svegliarsi. Nell’oscurità accogliente del sepolcro, lo spettro rabbrividì, attese e sognò che quella pace di cui godeva da secoli non sarebbe durata. Quattro mezzi uomini fatti di carne, sangue e rumore sarebbero venuti a disturbarlo. E alle loro spalle, lui li avrebbe seguiti , con quel suo profumo d